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Lavoro: calo demografico, nuove competenze e AI, Confservizi Lombardia e Regione cercano le soluzioni a Varese

18 Giugno 2024

Varese cuore della riflessione sui temi del lavoro. Ricercatori, Confservizi Lombardia e istituzioni si sono confrontati sulle profonde trasformazioni che stanno modificando l’occupazione anche tra le imprese di pubblica utilità.

Nel 2023 ogni under 15 c’erano quasi due over 65, nel 2050 saranno addirittura 3. Nel 2023 ogni 37,8 over 65 c’erano 100 persone ‘attive’ (tra i 15 e 54 anni), nel 2030 saranno 43,7, nel 2050 ogni 61,3 over 65 ci saranno 100 attivi. Numeri impressionanti quelli presentati da Maria Berardi di Randstad Research, durante la mattinata di oggi a Varese, nel convegno promosso da Confservizi Lombardia su ‘Il lavoro del futuro tra sfide e innovazione’ e aperto con gli interessanti spunti di riflessione di Giordano Colarullo DG di Utilitalia e Davide Galimberti Sindaco del Comune di Varese.

Dati integrati dai qualificati interventi delle ricercatrici Claudia Peiti di REF Ricerche e Francesca Mazzarella Direttore di Fondazione Utilitatis che hanno evidenziato l’esponenziale richiesta di nuove competenze digitali, ‘verdi’ e skill che oggi non possiamo ancora neppure immaginare. La tecnologia digitale, l’automazione, l’intelligenza artificiale, il machine learning, l’analisi e gestione dei dati, ma anche la cybersecurity, i ‘green jobs’ che stanno entrando ormai nella nostra quotidianità, richiedono nuove competenze e creano un divario tra le figure professionali disponibili e quelle richieste.

Come affrontare la complessità di queste sfide? Quale ruolo avranno le utility – che per loro vocazione si occupano di sostenibilità applicata ai settori acqua, energia, ambiente, trasporti… e che impiegano laureati per 8,2% con competenze tecnico-scientifiche – nell’affrontare questi cambiamenti e quali saranno le opportunità?

La prima risposta è che serve un percorso condiviso, un approccio di sistema. Confservizi Lombardia e Regione Lombardia, ma anche le Università, il mondo della scuola, sindacati (e… la platea potrebbe ancora ampliarsi), come è emerso durante il convegno, sono pronti a mettersi in rete, a sedersi ad un tavolo comune per individuare strategie e risposte alle sfide di oggi e dei prossimi anni.

Oggi occorre sviluppare le nuove competenze – interviene il Presidente di Confservizi Lombardia  Yuri Santagostino – non solo tra le nuove generazioni ma anche tra chi oggi lavora già in azienda per continuare garantire servizi di qualità in maniera efficiente. Serve fare rete e innovare, provare strade non ancora percorse. Trovare un equilibrio tra questi macro trend è la più grande sfida che le nostre aziende devono affrontare”.  


“Regione Lombardia, pronta a lavorare in sinergia – aggiunge Alessandro Fiori DG Istruzione, Formazione, Lavoro di Regione Lombardiasta già cercando di accompagnare questo cambiamento con percorsi dedicati alla formazione (i fondi ci sono!) finalizzata al reskilling e upskilling sulle esigenze dell’azienda. Ritengo sia necessario strutturare una sistema di conoscenze che utilizzi l’analisi del dato e porti a continuare a valutare l’efficacia delle politiche e riprogrammare interpretando i dati, lavorando alla costruzione di una dinamica di ‘predizione’ del futuro per rispondere al meglio ai bisogni. L’interpretazione di questi dati va fatta insieme, con momenti di condivisione. Le reti per noi sono un lavoro abituale e su questo ci impegniamo”.


E proprio con l’impegno di aprire un tavolo di confronto insieme si è chiusa la mattinata ricca di spunti. Come Associazione che rappresenta settori che impiegano oltre 16mila persone in Lombardia, Confservizi Lombardia è pronta a co-progettare politiche attive del lavoro nella regione trainante per l’economia del Paese.