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Dalle utility lombarde un sostanziale apporto al cambiamento del Paese. Eletto il nostro nuovo presidente Alessandro Russo

16 Maggio 2018

La 40a assemblea di Conferservizi CISPEL Lombardia si è svolta oggi segnando un importante passaggio per il ruolo che possono svolgere le aziende dei servizi pubblici locali in Lombardia e in Italia.

Nel convegno che ha preceduto l’Assemblea è stato sottolineato il significato del sistema delle utility nel Nord Ovest del Paese. Aprendo i lavori, Giuseppe Viola, direttore generale di Confservizi CISPEL Lombardia, ha sottolineato l’importanza delle dimensioni raggiunte dalle aziende che gestiscono i servizi pubblici locali. Con 42mila occupati in 550 società di cui oltre 300 a partecipazione diretta dei comuni possiamo dire che le utility, soprattutto nel Nord Ovest, sono ormai un settore industriale fondamentale che fattura 17 miliardi di euro, con margini operativi lordi di tutto rispetto con i quali realizzano investimenti per 1,6 miliardi di euro sul territorio”.

Fiorenzo Galli, direttore del Museo della Scienza, ha portato il suo saluto auspicando un ruolo propositivo delle utility nella semplificazione delle regole. “Non è possibile – ha detto – avere sempre il peso di procedure sempre più complicate con enormi rischi personali e non essere invece mai misurati per i risultati che si portano. Su questo ci deve essere una battaglia comune per la semplificazione che aiuta i cittadini”.

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha subito rilanciato questo aspetto. “Riconosco l’eccellente lavoro delle aziende lombarde del settore acqua, gas e rifiuti per altro ne sono stato testimone diretto nella mia esperienza di Sindaco. Riprendendo il discorso di Galli posso dire che non si può in nome di un presunto efficientismo creare nuovi ‘lacci e laccioli’ che complicano la vita delle imprese, e che invece di aiutarle a crescere spesso le mettono in difficoltà. In Lombardia, posso assicurarvi che ci teniamo alle nostre aziende, allora ci vuole una vera semplificazione e un sostegno concreto, non continui appesantimenti burocratici con normative spesso contraddittorie. Il mio impegno sarà perciò per un sostegno efficace alle tantissime piccole e medie imprese che fanno la ricchezza del nostro territorio”.

“Per me sono importanti sia le aziende quotate che le aziende in house – ha detto Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia e A2A – Non faccio differenze perché guardo alla sostanza. I servizi sono come l’aria che respiri, della loro importanza te ne accorgi solo quando mancano. Le nostre aziende perciò devono essere efficienti e devono fornire servizi sempre più moderni, portando valore agli altri siano essi cittadini utenti, azionisti o comunità territoriali”.

Dopo il convegno, l’Assemblea ha segnato il passaggio di consegne da Giovanni Maria Bordoni ad Alessandro Russo presidente del Gruppo CAP eletto alla guida di Confservizi CISPEL Lombardia per il prossimo quadriennio. “Assumere la presidenza di Confservizi CISPEL Lombardia – dichiara Russo – mi riempie di orgoglio e rappresenta per me – in questa particolare fase del Paese – una grande responsabilità. Prima di tutto lasciatemi ringraziare il presidente Bordoni che in questi anni ha guidato l’Associazione, e i tutti i soci che hanno voluto darmi fiducia. I servizi pubblici rappresentano per molti aspetti il sistema nervoso della nostra regione e di tutto il Paese. Se smettono funzionare o se funzionano male ne risente l’intero equilibrio territoriale: dal sistema economico, alla qualità della vita dei cittadini. Il presidente Fontana che ringrazio per averci fatto l’onore di essere con noi, ha giustamente ricordato come le utility rappresentano una risorsa preziosa per le comunità locali. Chi come lui è stato Sindaco sa quanto possa essere prezioso il contributo delle aziende pubbliche nella capacità di rappresentare i territori e i loro bisogni e risolverne i problemi. Per questo Confservizi non può che essere sempre più al centro di un circuito virtuoso tra Regione, Enti locali, comuni ma anche le province, e cittadini. Perché è solo a partire da questo radicamento – che non deve essere mai smarrito – che possiamo e dobbiamo puntare alla crescita e alle aggregazioni. I dati del settore presentati oggi, ci dicono che le ridotte dimensioni, insieme ai lacci e laccioli della burocrazia, sono i fattori che ancora rallentano la crescita delle utility e di quelle economie di scala e capacità economico-finanziarie che rendono possibili servizi efficienti e di eccellenza. Confservizi ha dunque di fronte a sé una missione ambiziosa e avvincente: dobbiamo lavorare insieme alla Regione, ai Comuni e alle Province e a tutti i corpi intermedi per fare diventare le utility ancora più protagoniste di una nuova era dei servizi pubblici”.

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