
Presentati i risultati della ricerca condotta da Confservizi CISPEL Lombardia in collaborazione Università Milano Bicocca e REF Ricerche all’interno delle utility lombarde
OLTRE LE ‘QUOTE ROSA’. DIVERSITY E TOP MANAGEMENT.
I DATI PARLANO CHIARO: LA DIVERSITA’ FA GUADAGNARE LE AZIENDE
La diversità (non solo di genere) è la leva decisiva per migliorare l’impresa, i luoghi di lavoro, la vita e le relazioni tra le persone. C’è molto ancora da lavorare in campo culturale per diffondere modelli, buone pratiche e scambiarsi esperienze. La testimonianza di Alessia Mosca firmataria della legge sulle ‘quote rosa’ (2011) prorogata nei giorni scorsi, la voce di donne al vertice e della rettrice Uni Mi-Bicocca Giovanna Iannantuoni
“Le leggi da sole non bastano. Ma pensiamo da dove siamo partiti 10 anni fa, quando la presenza femminile nei CdA delle aziende quotate (e nei Collegi sindacali) era al 3% e vediamo la portata di questo straordinario cambiamento in un tempo così ristretto, anche rispetto al resto d’Europa. Da Italia maglia nera per presenza femminile nei luoghi di massimo potere siamo diventati con il nostro 37% un modello di governance migliore. Un risultato ottenuto grazie anche alle sanzioni applicate in caso di inottemperanza”.
A parlare, è Alessia Mosca, segretario generale Italia ASEAM e vicepresidente Fuori Quota, intervenuta il 29 gennaio all’interno del convegno di restituzione della ricerca ‘Dalle gender quotas alle diversity quotas’ condotta da Confservizi CISPEL Lombardia in collaborazione Università Milano Bicocca e REF Ricerche all’interno delle utility lombarde, affiancata dai dati raccolti tra le aziende quotate e nelle Amministrazioni pubbliche.
Un’occasione in cui, annunciando la proroga della legge che porta anche il suo nome (a sei mandati per le quotate), non ha mancato di ribadire quanto ancora ci sia da lavorare.
“Occorre avere la capacità di spostare la direttrice culturale oltre il mondo del lavoro, allargando lo sguardo all’intera società”, ha sostenuto il Presidente di Confservizi CISPEL Lombardia Alessandro Russo intervenuto al convegno in Università Milano-Bicocca, e che ha insistito sull’importanza di lavorare sul tema delle diversity (di età, formazione e estrazione…) come valore aggiunto, a partire dalle aziende di pubblica utilità che rappresenta. “Le aziende devono sapersi adeguare ai cambiamenti e alle trasformazioni del contesto sociale – aggiunge – affinché i servizi/prodotti che offrono rispecchino i bisogni di un tessuto sociale sempre più plurale”.
Come testimoniano i dati raccolti e presentati da Veronica Pagan Project Assistant Confservizi Cispel Lombardia – che ha condotto la ricerca insieme a Giuseppe Viola Direttore Generale Confservizi CISPEL Lombardia, Loredana Bracchitta Avvocato Amministrativista e Presidente del Gruppo AeB, Alice Mazzucchelli Ricercatrice dell’Uni Mi-Bicocca, Claudia Peiti Senior Economist di REF Ricerche – la presenza femminile nei CDA è aumentata (fino a toccare il 40%), si è ridotta l’età media dei componenti, la presenza è più eterogenea in termini di età e di profili professionali, ci sono più laureati e con un titolo di studio post-laurea, sono aumentati gli effetti positivi sia sulle performance delle società, sia sui temi della sostenibilità.
E’ cresciuta l’adozione di misure di Diversity Management, ad oggi volte principalmente a favorire la conciliazione casa-lavoro dei dipendenti.
Una situazione che, come illustrato dalla prof. Roberta Provasi e Murad Harasheh dell’Università Milano-Bicocca, si ritrova nelle quotate laddove “alla presenza femminile sono correlate migliori performance finanziarie” o, per riassumere in uno slogan, come ha fatto Barbara Falcomer Managing Director Valore D, “La presenza femminile, la diversità non solo di genere, fa guadagnare le aziende!”.
LE PROPOSTE PER IL FUTURO
Usare gli strumenti disponibili per affermare le diversità di genere e non solo (ad esempio le relazioni non finanziarie), creare network femminili e scambiarsi esperienze, sostenere progetti che coinvolgano gli Ordini Professionali e nuove leve, mettersi in rete con le Associazioni (come Professional Women Network e Women’s White Collar Defense Association) che già svolgono un ruolo di apripista “per valorizzare le persone e dimostrare che la legge è utile, ma non indispensabile”, sono solo alcuni dei suggerimenti emersi dall’interessante tavola rotonda moderata da Monica D’Ascenzio, giornalista Il Sole 24 Ore Responsabile Alley Oop.
Ed è condensato nei saluti iniziali della Rettrice dell’Università Milano-Bicocca Giovanna Iannantuoni l’auspicio con cui si intende chiudere questa giornata, estendendolo a tutto il mondo delle imprese pubbliche e private: “Il mio desiderio è che le 40mila persone che quotidianamente frequentano il nostro ateneo possano sviluppare le proprie competenze in libertà, mossi da aspirazioni, senza limiti di genere, età, etnia, religione e orientamento sessuale”.
Intervenuti per l’occasione anche:
Elisabetta Ruspini, Presidente di ABCD Università degli Studi Milano-Bicocca
Roberto Cornelli, Presidente CUG Università degli Studi Milano-Bicocca
Arturo Patarnello Direttore DI.SEA.DE Università degli Studi Milano-Bicocca
Roberta Toniolo, Presidente PWN Milano
Francesca Chiara Bevilacqua Co-presidente di WWCDA e avvocato, studio Gianni Origoni Grippo, Cappelli & Associati
Marcella Caradonna Presidente Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano
I DATI:
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LE SLIDE:
2020 01 29_Presentazione gender-diversity_Pagan_CONFSERVIZI
2020 01 29_Presentazione gender-diversity_Provasi-Harashesh_QUOTATE
2020 01 29_Presentazione gender-diversity_SaracinoCapocchi_PA