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468 Farmacie comunali, 500 milioni di fatturato anno. Dati, opportunità e scenari

26 Settembre 2025

In occasione della Giornata internazionale del farmacista (25 settembre) Confservizi Lombardia ha presentato a Milano, nella sede di ANCI Lombardia, la prima ricerca di settore “Le farmacie comunali in Lombardia. Dinamiche attuali e prospettive future”.

Uno studio, unico nel suo genere, realizzato in collaborazione con KPMG, che svela per la prima volta la vera dimensione delle farmacie comunali lombarde: 468 sedi che gestiscono un fatturato di oltre 500 milioni di euro all’anno, spesso uniche realtà a investire anche in territori periferici e meno abitati, che garantiscono un presidio sanitario capillare. Le farmacie comunali rappresentano il 15,5% dell’intera rete farmaceutica regionale, distribuite in 239 Comuni e gestite da ben 201 enti diversi.

Come stanno le farmacie comunali oggi
Si tratta, come sottolineato da Giuseppe Viola, Direttore generale di Confservizi Lombardia, di realtà caratterizzate da solidità economica e forte liquidità finanziaria, ma che devono fare i conti con una serie di ostacoli. “Abbiamo voluto individuare strumenti e strategie che possano supportare chi gestisce le farmacie comunali nello sviluppo di modelli organizzativi in grado di rispondere alle nuove esigenze di oggi e di domani e chiediamo ai Sindaci della Lombardia a valutare dove ci sono sedi vacanti”.

Le farmacie comunali esistono e sono un presidio fondamentale per le tante comunità lombarde in cui sono presenti – ha aggiunto Yuri Santagostino, Presidente di Confservizi Lombardia intervenuto con Renato Acquistapace coordinatore Farmacie Regione Lombardia Assofarm/Confservizi  Oggi a questo convegno abbiamo parlato di quali sono le criticità che le farmacie comunali si trovano ad affrontare a partire dall’eccessiva burocrazia del Codice degli appalti che rappresenta un fardello difficile da superare, alla carenza di personale, ma anche delle opportunità date dalle sinergie tra aziende, tra farmacie di diversi territori per ottenere economie di scala, per migliorare le competenze del proprio personale. Come Associazione continueremo a lavorare per sostenere le farmacie comunali, con un ruolo attivo nel cambiamento, anche normativo, per rispondere alle rinnovate esigenze del settore. Offriamo piena disponibilità ad affiancare i Sindaci sia negli iter amministrativi che di carattere gestionale”.

I numeri e… AAA cercasi farmacisti
La ricerca, ricca di numeri inediti e voci dei farmacisti, tiene conto di una dimensione territoriale, dei diversi tipi di gestione, analizza il personale, oltre all’evoluzione dei servizi. Le 468 farmacie comunali sulle 3000 lombarde sono radicate nei territori (in Brianza una farmacia su 4 è comunale). Il 90%, classificate come ‘urbane’, si trova in comuni con oltre 5.000 abitanti, mentre il restante 10%, definite ‘rurali’, è in comuni con meno di 5.000 abitanti. Di queste, 48 farmacie sono classificate come ‘rurali sussidiate’, in quanto situate in comuni con meno di 3.000 abitanti.
Si sono valutati anche gli scenari futuri: 198 sono i Comuni in cui potenzialmente nei prossimi anni si potrà aprire una farmacia. Ma si dovrà fare i conti con un decremento dei laureati in farmacia del 20% negli ultimi anni (erano più di 5000, ora 4000 all’anno) e un turnover fortissimo: la maggior parte delle farmacie interpellate hanno 1 o 2 posizioni di ricerca personale aperte. Come trattenere i farmacisti? Lo studio evidenzia buone prassi per reclutare, formare personale competente e mantenerlo. La formazione in primis.

 Ruolo sociale delle farmacie comunali e la farmacia dei Servizi
E’ Giuliano Masina, Responsabile del settore Farmacie per Confservizi Lombardia a porre l’accento sulla natura delle ‘comunali’: “Forse non tutti sanno che la prima farmacia comunale è nata il 13 ottobre 1903 a Reggio Emilia, come farmacia che distribuiva medicine ai poveri. Oggi è cambiato il ruolo, ma il Dna originario è ancora lo stesso. Le farmacie comunali si sono evolute, hanno ampliato i servizi al cittadino, fanno prevenzione, vaccinazioni, prestazioni differenti… I loro utili sono reinvestiti  in altri servizi per i Comuni e i cittadini, dalla refezione scolastica agli asili”.  

 La rivoluzione delle reti: l’eccellenza che fa scuola
L’intuizione vincente arriva dalle reti di imprese: 12 aziende hanno creato i primi modelli di collaborazione farmaceutica pubblica, gestendo insieme 45 farmacie con risultati superiori alla media nazionale. Si tratta di veri pionieri come hanno raccontato nelle loro esperienze Cristiano Canova per LeComunali – Farmacie in rete (tra Milano, Crema e Lodi) e Giordano Romano de Le farmacie fuori dal Comune (provincia di Varese) hanno centralizzato acquisti per milioni di euro, procedure unificate e creato i primi “network” pubblici in grado di competere con i privati.

Una scelta, quella delle reti, ampiamente condivisa da Giacomo Ghilardi, Vicepresidente vicario di ANCI Lombardia, e Massimo Giupponi, Presidente di Anci Lombardia Salute e Direttore Generale ATS di Bergamo, che hanno chiesto a Confservizi Lombardia di aprire un tavolo sui temi della ricerca e hanno aggiunto: “In un contesto di trasferimento di servizi dalle strutture ospedaliere ai territori le farmacie e i Comuni vanno sostenuti”.

 LA RICERCA SARA’ DISPONIBILE GRATUITAMENTE DAL 6 OTTOBRE SUL NOSTRO SITO